Logo Minervarte
Home
Musica
Teatro
arte



eventi
congressi
matrimoni



Agenzia Organizzazione Spettacoli Minervarte Torna a Teatro d'avanguardia info@minervarte.it
[Teatro d'Avanguardia][Proposte Teatro classico]
teatro d'avanguardia


Tributo a Giorgio GaberStefano Paiusco, attore
Giulio d'Agnello, musicista


Lo scatolone!!!

Sempre meglio che lavorareImprovvisamente


Torna su










Tributo a Giorgio Gaber


L'ILLOGICA SPERANZA
Tributo al Teatro Canzone di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
con Giulio d'Agnello, canzoni e Stefano Paiusco, monologhi, e con la partecipazione di Meme Lucarelli del gruppo Mediterraneo, chitarra.

"L'illogica speranza": era così intitolato l'ultimo paragrafo di un saggio che Michele Serra, nel 1982, realizzò sul teatro canzone di Gaber/Luporini.

"Giorgio Gaber, la canzone a teatro", analizzava l'opera e la poetica di coloro che, tutt'oggi, possono essere ritenuti tra gli autori più originali e propositivi degli ultimi cinquant'anni. Essi hanno sempre rappresentato un punto di riferimento puntuale e preciso non solo per un vasto pubblico, ma anche per moltissimi artisti che, grazie a loro, si sono avvicinati a questa nuova forma espressiva.Stefano Paiusco, attore

Nello sconvolgimento e la disperazione degli anni 70 e inizi anni 80, Gaber e Luporini diventarono per molti di noi, con l'ascolto del loro teatro canzone ed in particolare di brani quali "Io se fossi dio", dei punti di riferimento.

Giorgio è stato ed è unico ed irripetibile. Purtroppo oggi Giorgio non è più tra noi. Di lui è rimasto, però, il suo lavoro, la sua voce registrata durante gli spettacoli e qualche ripresa in video.Giulio d'Agnello, musicista Tutto questo ci conforta poichè le generazioni future avranno comunque l'opportunità di approfondire ed apprezzare la grandezza di un artista che ha dedicato tutto la sua vita a ciò che amava maggiormente: la ricerca del "bandolo del vero" attraverso la sua unica certezza, la sua sola verità: se stesso.

"L'illogica speranza" è il nostro tributo al teatro canzone di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, ripercorrendo alcuni tra i momenti più significativi del cammino artistico dei due autori. Questo lavoro nasce dalla passione che sempre abbiamo provato la loro opera

L'agenzia Minervarte propone l'omaggio a Gaber in 2 formule cosi articolate:
Trio - Stefano Paiusco, monologhi, Giulio d'Agnello, voce e chitarra e Meme Lucarelli, chitarra.
Quartetto - Stefano Paiusco, monologhi, Giulio d'Agnello, voce e chitarra, Meme Lucarelli, chitarra, Giorgio Luporini, alla batteria.

Curriculum vitae di Giulio d'Agnello e Gruppo Mediterraneo

Giulio d'Agnello e la canzone di Gaber

Curriculum Vitae di Stefano Paiusco

Torna su



Lo scatolone!!!


Lo scatolone!!! di Clément Michel.

Traduzione di Luca Barcellona. Un progetto teatrale concepito ed ideato da Gianluca Ramazzotti, attore italiano che ha lavorato per molti anni al Teatro Sistina di Roma ed ora comico del "Bagaglino".

Un progetto teatrale di Gianluca Ramazzotti, con Renato Sannio nel ruolo di Antonio, Gigi Garretta nel ruolo di Vincenzo.

Con la partecipazione straordinaria di Milela Miconi nel ruolo di Luisa, e con Cristina Sebastianelli nel ruolo di Marina, Nancy Gorgone nel ruolo di Katia, Mario Crocetta nel ruolo di François, Marco Cavallaro nel ruolo di Davide.

Dopo lo straordinario successo dello spettacolo "Babbo Natale è uno stronzo", arriva in Italia un'altra esilarante commedia, campione d'incasso a Parigi per ben tre stagioni consecutive: "Lo Scatolone", commedia molto fresca e leggera che strizza l'occhio allo spirito delle sitcom in stile "Friends" a cui l'autore Clement Michel si è sicuramente ispirato.

Una storia di amore e amicizia, di fraintendimenti e porte che sbattono come nella migliore tradizione francese, ma con un qualcosa in più che rende lo spettacolo unico nel suo genere. Diretto dalla mano esperta e consolidata di Claudio Insegno, firma di successo nel panorama teatrale italiano.

Tra gli interpreti, tutti bravissimi e frizzanti, troviamo due ex-allievi della scuola-trasmissione televisiva "Saranno Famosi" della prima edizione Renato Sannio e Gigi Garretta, al loro esordio teatrale, nei ruoli rispettivamente di Antonio, il padrone di casa e il suo amico Vincenzo. Altra grande novità è la partecipazione straordinaria di Milena Miconi, attrice conosciuta al grande pubblico per essere stata la prima donna del "Bagaglino", ed ora protagonista di fiction di successo come "Carabinieri" e "Don Matteo".

Regia di Claudio Insegno.
Scene di Elena Palella.
Costumi di Cristina Pacini. Collaborazione ai Costumi Silvia Melone. Musiche di Jacopo Fiastri. Direzione Tecnica di Fosco Baldoni. Uno Spettacolo di Insegno & Ramazzotti. Una Produzione Retablo.

Torna su




Sempre meglio che lavorare


Sempre meglio che lavorare, spettacolo di Cabaret Teatrale scritto da Adriano Bonfanti. Adattamento scenico e regia di PINO CORMANI

Quante persone sentono dei comici che dicono battute e non pensano "quelle cose lì saprei dirle anch'io"? Quante persone sono convinte che fare i comici è "sempre meglio che lavorare ? E di questo parla il nuovo spettacolo di Cabaret a Teatro di Gianluca Ramazzotti, rivelazione televisiva della stagione con il programma ""Barbecue" su Canale 5: parla di comicità. Del lavoro dei comici e di quanto sia difficile FAR RIDERE.

Un viaggio attraverso la comicità STAND UP, stare in piedi, come dicono gli americani. Lo spettacolo cercherà di spiegarlo attraverso gli esempi di comicità degli ultimi anni con l'aiuto di un gruppo di ballerine che riporterà in scena lo stile del burlesque e del vaudeuville. E tanto divertimento senza pietà. Raffiche di battute velenose, mitragliate di insulti famosi, stilettate degne del miglior comedian.

Si partirà dalla comicità di Lenny Bruce alle battute più cattive sull'affair Clinton-Lewinsky, dai dozen degli afroamericani agli slogan della curva sud, battute al vetriolo senza sosta, doppi sensi Tutto quello che può salvare un comico davanti al pubblico. Una divertente carrellata sui vari aspetti della comicità partendo da quella americana fino ad arrivare al nostro paese. Un tuffo nel presente ma anche uno sguardo al passato.

Il tutto amalgamato con lo schema delle "scatole cinesi" dove è essenziale l'apporto di luci e musiche, dove non mancheranno le parodie di personaggi televisivi e del mondo dello spettacolo come Maurizio Costanzo, Pasquale del Grande Fratello, Emilio Fede, Luciano Onder e tanti altri, messi alla berlina in questo spettacolo scritto da Adriano Bonfanti autore di molti programmi di successo come "La sai l'ultima", "Vip" e tanti altri.

Torna su



Improvvisamente


II Teatro d'Almaviva presenta Improvvisamente (atti o scene in luogo pubblico), spettacolo d'improvvisazione teatrale in cui il pubblico è invitato ad essere suggeritore dell'azione scenica, proponendo idee, spunti e suggerimenti agli attori.

"ImprovvisaMente..." è un evento spettacolare vario e giocoso, la cui formula, che prevede anche il coinvolgimento non invadente degli spettatori, è stata finora molto gradita dal pubblico. Il Teatro d'Almaviva ha concepito questo spettacolo d'Improvvisazione in modo molto duttile e dinamico, perchè possa adattarsi a numerosi contesti.

Inoltre, proprio perché basato sull'abilità degli attori/improvvisatori di volteggiare con la fantasia in universi, personaggi ed argomenti tra i più diversi e vari, lo spettacolo può essere incentrato di volta in volta su un Tema di fondo, rivelandosi un agile strumento per trattare i più vari argomenti, informazioni, messaggi, in modo piacevole ed originale, uscendo dal consueto concetto di "passività/ricettività" dello spettatore che viene invece stimolato a fornire idee, e diviene "suggeritore" delle situazioni recitate, condividendo con gli attori la "responsabilità"della riuscita dell'evento.

Gli spettatori, dopo un'iniziale "timidezza", entrano nel clima dell'evento dando vita ad una simpatica "gara d'originalità" di suggerimenti che diviene essa stessa spettacolare, con il doppio risultato sia di rendere ogni spettacolo assolutamente unico e godibile, sia di stimolare il pubblico ad essere attivo e non solo fruitore, vedendo nascere con le proprie idee e sotto i propri occhi momenti di teatro, narrazione, viaggio della e nella fantasia, in un "qui e ora" che non lascia dubbi sull'effettiva improvvisazione degli attori.

Torna su

MinervArte